Mercati comunali coperti

Con Delibera Comunale del 29/12/2017 sono state approvate le Linee indirizzo per il miglioramento dei Mercati Comunali Coperti. Stante il calo di interesse della collettività verso tali realtà, il progressivo degrado delle strutture mercatali e la contrazione delle risorse economiche pubbliche da dedicare agli interventi manutentivi, l’Amministrazione intende promuovere la “trasformazione evolutiva” del concetto di mercato, facendo sì che i Mercati Comunali Coperti (MCC) possano diventare punto di scambio non solo di merci, ma anche di idee e di relazioni, attraverso forme di ibridazione tra attività commerciali classiche – comunque prevalenti – e attività con finalità sociali, culturali, aggregative e ricreative, anche di tipo occasionale o temporaneo, che possano favorire, inoltre, lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e dell’occupazione.

 

La mappa dei 21 Mercati Comunali Coperti

 



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Finalità

Posto che nell’ottica di miglioramento dei Mercati non si potrà prescindere delle specifiche realtà dei quartieri nei quali operano, la presente pagina informativa intende fornire una prima ricostruzione del contesto dei 21 Mercati Comunali Coperti.

A tal fine si è fatto riferimento ai Nuclei di Identità Locale (NIL) che rappresentano aree definibili come quartieri di Milano, sistemi di vitalità urbana caratterizzati da concentrazioni di attività commerciali locali, giardini, luoghi di aggregazione, servizi, come introdotti dal PGT (Piano di Governo del Territorio) e attraverso cui organizzare piccoli e grandi servizi (Piano dei Servizi).

Per ognuno dei Mercati è stata predisposta una scheda articolata in più sezioni:

  • la prima fornisce le indicazioni “di base” sul Mercato e sul quartiere di riferimento;
  • la seconda presenta le caratteristiche principali della struttura e delle sue funzionalità. In particolare si ricorda che un concessionario può avere più posteggi e che in tali posteggi può svolgere anche un’unica attività;
  • la terza dà conto dei fattori demografici, socio-economici e urbanistici che caratterizzano il quartiere, degli interventi/progetti in atto, della “percezioni” dei cittadini come emerge da alcuni studi.

Fonti

Le fonti a cui si è fatto riferimento sono:

  • dati del PGT, in particolare “Piano dei Servizi - Allegato 3 Schede NIL”, febbraio 2017;
  • dati sulla popolazione al dicembre 2016;
  • dati sulle attività commerciali al 2016;
  • pubblicazione censimento 2011 – Indicatori;
  • documentazione disponibile su interventi/progetti significativi condotti o in corso nei quartieri da parte dell’Amministrazione (es. Piano periferie);
  • informazioni assunte presso l’Unità Mercati Comunali Coperti;
  • studi e rassegna stampa in internet (2015-2018).

In particolare, con riferimento alle indicazioni del PGT sulla soddisfazione dei bisogni si fa presente che la metodologia si basa:

  • sulla definizione di un’ipotesi di domanda potenziale per ciascun servizio considerato;
  • sulla definizione di un bacino potenziale, ovvero delle aree dalle quali può potenzialmente provenire l’utenza del servizio, definite in base ai criteri territoriali più idonei (barriere fisiche, tempi di percorrenza);
  • sulla misurazione del bisogno non soddisfatto a partire dalla domanda e dai bacini potenziali individuati.

La misurazione della soddisfazione del bisogno considera due tipi di bisogno:

  • bisogno per “scopertura”, riguardante gli utenti che, essendo lontani dai punti di erogazione, possono essere definiti come “scoperti”;
  • bisogno per “sovraccarico” riguardante gli utenti che, pur essendo vicini ad uno o più punti di erogazione, esprimono bisogno in quanto la capienza del servizio è inferiore al numero potenziale di richiedenti.

Focalizzando l’attenzione sulla popolazione target del servizio residente in ogni NIL e unendo i casi di “scopertura” e “sovraccarico” si ottiene l’indice del bisogno non soddisfatto entro il NIL, che esprime la quota di popolazione del NIL potenzialmente non servita dal servizio.

Il Piano dei servizi del PGT calcola inoltre l’indice del bisogno non soddisfatto del NIL rispetto al totale cittadino. Quest’ultimo ha la funzione di ponderare, per ciascun servizio considerato, il bisogno insoddisfatto rilevato “entro il NIL” rispetto a quanto tale valore pesa sul complessivo bisogno rilevato in città. Il senso di questa ponderazione è di attribuire un livello di “urgenza” di intervento proporzionale al rilevo demografico dei NIL che esprimono bisogno di servizi. Da ultimo, il PGT produce un indice sintetico di criticità del NIL, calcolato come prodotto tra l’indice del bisogno entro il NIL e l’indice del bisogno del NIL rispetto al totale cittadino.

 

(Dossier anno 2018 - Comune di Milano - Direzione Economia Urbana e Lavoro - Unità Progettazione Economica)

Aggiornato il: 18/04/2024